1950-2020, 70 anni di Lancia Aurelia
Quest’anno l’Aurelia compie 70 anni, ad essa la Lancia affidò il compito di sostituire la gloriosa Aprilia conservandone però lo spirito, la vocazione di vettura ambiziosamente d’avanguardia sotto l’aspetto tecnico e d’immagine.
Nel 1950 cinque anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, l’automobile era ancora un lusso per pochi Italiani ma proprio per questo, la Lancia da sempre marchio elitario, volle offrire al ristretto mercato dell’epoca , una vettura di grande prestigio ed innovativa che, chiamò Aurelia B10 equipaggiata con motore 6 cilindri a V di 60° di 1750 cm3 primo motore al mondo per la particolare disposizione dei cilindri e la perfetta equilibriatura.
Ad essa seguirono le indimenticabili berlinette B20, le berline B21, B22, B12, le spider , le convertibili , le fuoriserie e le carrozzerie speciali.
La dirigenza Lancia ,allora guidata dalla vedova di Vincenzo (scomparso nel 1937), Adele Miglietti e dal figlio Gianni giovane ingegnere, accolse con entusiasmo le prime affermazioni sportive delle B10, B21 e B22, acquistate da clienti privati che le usavano anche per le competizioni.
Gianni Lancia figlio del fondatore di casa Lancia che diventera’ nel tempo uno dei marchi piu’ prestigiosi dell’ automobilismo mondiale, con il suo “alter ego” Vittorio Jano e l’ingegnere Francesco De Virgilio del reparto esperienze entusiasti dei sorprendenti risultati sportivi, decisero di dare vita alla versione B20 (1991 cm3 75 cv ) che avrebbe dovuto soddisfare le esigenze della migliore clientela lancia.
Franco Bocca, vecchio amico e collaboratore della Lancia la definì “ una vettura sportiva in abito da sera”.
La prima versione della B20 venne presentata al salone di Torino nel maggio 1951( un anno dopo la presentazione della berlina B10) e senza indugio, la Lancia preparò quattro vetture per partecipare alla Mille Miglia di quell’anno; tre guidate da Umberto Castiglioni ( detto Ippocampo), Luigi Valenzano e Lamberto Grolla giunsero al traguardo tra le prime dieci mentre Giovanni Bracco, fu secondo assoluto a quasi 119 km/h di media dietro alla potente Ferrari di Gigi Villoresi.
Questo fu il primo ed inaspettato successo al quale ne seguirono altri. Luigi Valenzano che visse in prima persona la storia della B20 partecipando a tutte le gare sportive degli anni 1951-1954, ricordava che dopo lo storico risultato della Mille Miglia, Gianni Lancia decise di impegnarsi assiduamente nelle competizioni stanziando notevoli risorse finanziarie contro la volonta’ della madre.
Alla B20 prima serie del 1951, fece seguito l’anno successivo, la seconda serie ( 1991 cm3 80 cv) costituita da un particolare restyling voluto dall’ingegnere Francesco De Virgilio assunto in Lancia il 1° febbraio 1939.
Nel 1953 venne proposta la versione 2500 con motore da 118 cv denominata gran turismo, con carrozzeria sostanzialmente modificata, ed interni piu’ lussuosi.
Sullo stesso autotelaio furono allestite le versioni spider e convertibili considerate le splendide creature di Pinin Farina.
Questa straordinaria vettura considerata il gioiello dell’automobilismo mondiale, fu prodotta in 18.000 esemplari in tutte le versioni, e termino’ la sua di gloriosa vita nel dicembre 1958 .
Il nostro circolo fondato nel 1986 , vanta il primato di annoverare tra le vetture di tutti i soci, 31 esemplari di Aurelie nelle varie versioni.
Giuseppe Bottini